domenica 4 gennaio 2009

Lettera n.8

Come una domenica pomeriggio passata ad annoiarci
o una partita di pallone nel cortile della chiesa
come la cena a base di noci e vino rosso
come le tue mutandine stese al sole ad asciugare.

Come i tuoi libri di scuola, con tutti gli scarabbocchi
come quando ridi di cuore, e io sono felice
come quei tre gradini dove ti ho trovata
che eri sola e piangevi, e il trucco ti si scioglieva.

Come quella volta che volevi addormentarti fino a marzo
come le mattine che ti senti brutta e grassa
come la sera che scivoli nel letto
che sembri un lenzuolo tu stessa, e che mi vuoi abbracciare

Come io che ti ascolto mentre parli
io che ti ascolto punto e basta
e nel mio silenzio tu hai trovato la prima metà di te stessa
e l'altra metà, che è fuori a correre e giocare.

Come me che non conta mai niente
che niente è importante se sono da solo
che ti cerco ovunque, ovunque io vada
e dappertutto ti trovo, nella tua bellezza al sapore di miele.